Cinzia Newoman – Attrice e Fotografa

Cinzia-Newoman-Actriz-Fotografa-entrevista-en-YANMAG-Foto-Berta-Delgado
Fotografie (C) Berta Delgado

 

Lee la entrevista en castellano

 

«L´arte é l´unica opportunità che abbiamo per trasformare la nostra vita in qualcosa straordinario»

 

Cinzia Newoman è attrice, fotografa di moda, DJ e VJ ed ha realizzato anche documentari e cortometraggi. Di origine italiana e residente a Madrid da sei anni, ha lavorato e si è formata in Italia, Argentina, Messico e Spagna. Come lei stessa si definisce, all’interno di questa artista ci sono mille donne diverse, professionali e camaleontiche che danno il massimo in ogni progetto.

Cinzia Newoman lavora a partire dall’interesse per l’altro, sia attraverso la macchina fotografica, che attraverso la creazione di un personaggio. Lavora spesso in collettività e collaborazione con gli altri, contribuendo e imparando, dando e prendendo.

È un’artista interdisciplinare, intelligente, brillante e sensibile che, per la sua professionalità, capacità di apprendimento, adattamento e resilienza, è la vincitrice del 5° Premio YANMAG Impulse Award for Professional Trajectory.

 

– Qual´è la storia del nome Newoman?

Newoman è il mio nome artistico ispirato in Paul Newman. Lui uomo New-man ed io donna New-woman. All’inizio l´ho usato solo per i social network, non volevo conoscere nella mia realtà virtuale le stesse persone della mia vita reale. Poi con il tempo ha preso forma e spessore, fino al giorno in cui mi sono tatuata sul braccio sinistro un cuore alato con al centro il nome Newoman.
Newoman è una donna nuova capace di ripartire da zero, di reinventarsi e trasformarsi ogni volta, sempre alla ricerca di qualcosa che la faccia sentire viva ogni giorno.

 

«Newoman è una nuova donna capace di partire da zero, di reinventarsi e trasformarsi ogni volta»

Cinzia-Newoman-Actriz-y-Fotografa-Foto-Berta-Delgado-YANMAG

«Sempre alla ricerca di qualcosa che la faccia sentire viva ogni giorno»

 

– Newoman è fotografa, attrice e si è formata come regista.

Sì, mi sono sempre formata e ho lavorato in diverse discipline. Ho realizzato un documentario sulle esperienze con psicologi, intitolato Hechos Reales, ed anche dei cortometraggi. Ho lavorato come Vj per eventi artistici e ricreativi. Sono una fotografa di moda ed anche attrice, lavoro regolarmente in serie, film e cortometraggi. Sono un dj e chissà quante altre cose ci sono ancora da scoprire. C’è una canzone in cui mi sento molto identificata, di Belén López, un’attrice che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, e dice:

«Perché sono più di mille donne contemporaneamente

Vai a capire cos’è»

 

– Quando hai iniziato a interessarsi al mondo artistico e che significato ha per te l´Arte?

Il mio rapporto con l’Arte è un percorso che ho sviluppato attraverso le persone con cui ho lavorato e da cui ho imparato molto, e che mi hanno aperto la mente in molteplici modi e discipline.
Ho iniziato il mio interesse per le arti con la pittura, ricordo che ho avuto un momento della mia vita in cui dipingevo tutto di bianco. La madre del mio ex ci regalò una antica cornice di legno scuro, che apparteneva alla sua famiglia, ed io la dipinsi completamente di bianco, per darle una nuova vita. Mia suocera ha quasi avuto un infarto quando l’ha vista.
In seguito, ho conosciuto un pittore messicano, Luis Romo, che ha tenuto un corso di pittura: Il colore che ti chiama. Lui ha un concetto di arte libera e collettiva, attraverso dei murales realizzati in collaborazione con molte persone vuole creare delle città piene di colori.
 In gruppo si crea il Papalote (significa aquilone in Messico), sono opere realizzate su un supporto di cartone e argilla, per liberare l’opera dalla forma del rettangolo e della cornice. Tutta la comunità deve partecipare alla loro creazione. Questa forma di lavoro collettivo è stata una totale rivelazione, abituata a vivere in un mondo così individualista ed egoista.

Per me l`Arte è l’unica opportunità che abbiamo di trasformare la nostra vita di routine in qualcosa di straordinario.

Come attrice, ad esempio, ho la possibilità di interpretare diversi personaggi, totalmente diversi tra loro, e di vivere molte storie in una sola vita. Questa è una grande ricchezza per me come persona e come artista. Una maniera di capire il mondo.

 

«l mio rapporto con l´ arte è un percorso che ho sviluppato attraverso le persone che ho incontrato»

Cinzia-Newoman-Actriz-Fotografa-Teatro-Cine-Cortos-Foto-Berta-Delgado-YANMAG

«Per me l`Arte é l’unica opportunità che abbiamo di trasformare la nostra vita in qualcosa di straordinario»

 

– Sei nata in Italia, a Milano, e ti sei formata a Bologna al DAMS in Arte, Musica, Cinema e Spettacolo. Come è stato questo periodo per te?

La mia carriera di artista è iniziata tardi. La mia famiglia è di umili origini e io dovevo lavorare. I miei genitori mi hanno detto: «Andrai all’università quando avrai i soldi«, e così è stato.
 Avevo 33 anni, gli anni della resurrezione, lavoravo in un ufficio di risorse umane, indossavo abiti eleganti e tacchi alti e guadagnavo un sacco di soldi, quando ho deciso di lasciare tutto, tagliare i capelli cortissimi e andare a Bologna, la principale città universitaria d’Italia, per studiare regia cinematografica al DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo).
Quest´esperienza è stata per me come vivere in un sogno, tutto ciò che mi circondava erano idee, progetti, amici, creatività. Tutte le materie erano interessantissime. Mi sono totalmente innamorata dell’antropologia, una materia che avevo rimandato fino alla fine perché pensavo fosse noiosa, ma che si è rivelata una vera scoperta. Lo studio della Storia e della Tecnologia sono state una fonte inesauribile di informazioni e di ispirazione. Ho iniziato a fare una ricerca sperimentale di arte e musica elettronica e ho scoperto molte tecniche, un milione di modi di fare arte.

 

 

«Quest´esperienza è stata per me come vivere in un sogno, tutto ciò che mi circondava erano idee, progetti, amici, creatività»

 

Cinzia-Newoman-Actriz-Fotografa-Artista-Foto-Berta-Delgado-YANMAG

 

Cinzia-Newoman-Actriz-Fotografa-de-moda-Foto-Berta-Delgado-YANMAG

«Ho scoperto molte tecniche, un milione di modi di fare arte»

 

– A Roma e a Milano hai studiato regia cinematografica, quali sono stati i suoi riferimenti cinematografici e perché hai scelto questa specializzazione?

Ho ereditato l’amore per il cinema da mia madre, in casa mia si mangiava: Pane amore e Fantasia e spaghetti western di Sergio Leone.
Uno dei miei film preferiti è Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Sarebbe un sogno per me dirigere un giorno un film così bello e così poetico.
Monica Vitti è il mio riferimento come attrice italiana, perché è capace di interpretare tutti i tipi di personaggi, dalla donna più volgare e istrionica alla più elegante e sofisticata del pianeta.
Tutta questa cultura è in me e nel mio modo di creare, direttamente o indirettamente.

 

«Ho ereditato l’amore per il cinema da mia madre, in casa mia si mangiava: Pane amore e Fantasia e spaghetti western di Sergio Leone»

«Tutta questa cultura è in me e nel mio modo di creare, direttamente o indirettamente»

 

– Hai vissuto a Buenos Aires, luogo in cui è iniziata la tua carriera di fotografa: com’era la tua vita lì e cosa ti ha spinta a iniziare con la fotografia?

La mia vita a Buenos Aires era pura fantasia. La città è un nido di artisti. Ho girato alcuni cortometraggi lì, ma avevo molte difficoltà a dirigere gli attori, così ho deciso di frequentare un corso di teatro. Mi è piaciuto così tanto che ho deciso di restare dall’altro lato della telecamera e ho iniziato il mio percorso di attrice.

Quando sono arrivata in Argentina non sapevo parlare molto bene lo spagnolo. Come straniera avevo spesso l’impossibilità di esprimermi perché non sapevo come dire qualcosa ed è stato interessante scoprire che il tango è nato proprio dalla stessa difficoltà e dalla necessità di comunicare in qualche modo con gli altri.
Ho iniziato a prendere lezioni di tango e a sentire/sperimentare il potere dell’abbraccio, questa connessione magica che si genera tra due persone che non si conoscono e che condividono il tempo di una canzone unite in un abbraccio. Il mio lavoro di fotografo è iniziato così, ho sentito il bisogno di fare ritratti di abbracci.

 

Fotografía di Cinzia Newoman

 

In questa fase mi piaceva definirmi una fotografa della danza, ero affascinata dall’espressività e dall’infinita quantità di emozioni che un ballerino trasmette. Ben presto ho stretto contatti con molti artisti, di stili e discipline diverse, e ho iniziato alcune collaborazioni. Ho realizzato alcuni video con un artista che studia il potere dell’abbraccio lavorando con manichini e pittura e con alcuni ballerini di tango. Ho filmato, fotografato e raccolto molto materiale prezioso.

Come è sempre stato nella mia carriera, l’incontro con artisti diversi è stato un canale per scoprire e sviluppare altre sfaccettature come la fotografia, la danza e il teatro.

 

Fotografia di Cinzia Newoman

 

– Hai vissuto anche in Messico, cosa ti ha attratto di questo Paese e quali progetti hai sviluppato?

Ho vissuto in Messico per un anno e ho lavorato con un gruppo di danzanti aztechi che vivono secondo tradizioni molto antiche e indossano costumi e corone di piume. I loro costumi, sono fatti artigianalmente e con lo scopo di evocare un animale sacro. La danza Mexica è un atto spirituale. I movimenti del corpo, il canto e la musica dei tamburi creano un rituale ricco di simbologia che apre le porte tra gli esseri umani e le divinità. Gli elementi della natura: il fuoco, il vento, l´acqua e naturalmente la terra sono divinità e le piume sono antenne di trasmissione tra questi due mondi.

Attraverso le mie foto ho cercato di catturare l’energia, la forza e la spiritualità dei Mexica, che è il titolo dell’opera. Il risultato, grazie all’infinita varietà di colori e alla bellezza dei tratti indigeni, è sorprendente.

 

«Mexica» – Fotografie di Cinzia Newoman

 

– Qual è il tuo processo creativo quando lavori nella fotografia e cosa ti interessa?

Quando lavoro con dei modelli osservo principalmente come sono e trovo in loro ciò che più mi interessa.
Attualmente mi occupo di fotografia di moda, che mi affascina e considero un’arte in sé. Il processo creativo nasce sempre da un’idea associata al mio background e alla mia formazione cinematografica. Nel mio primo servizio fotografico per un editoriale volevo ispirarmi, ad esempio, a Ghost in the Shell e alle regine di un universo post-apocalittico.

 

Fotografie di Cinzia Newoman

 

 

– Come attrice lavori per le produzioni di TVE (Servir y proteger), Movistar Plus (La Unidad), Netflix (Warrior Nun) o Amazon Prime Video (Madres, amor y vida) oltre a partecipare a film e cortometraggi, come sono state queste esperienze per te e di quali è più orgogliosa?

Tutte le esperienze sono state molto arricchenti. Ho avuto la fortuna di lavorare con persone che amano questa professione e trasmettono tanto entusiasmo e passione.
Senza dubbio, l’esperienza di cui sono più orgogliosa è stata quella di Servir y Proteger, perché si lavorava ogni giorno sul set ed ho imparato molte cose pratiche rispetto ai tempi di produzione, la pressione e mille altre emozioni di cui bisogna essere consapevoli, ed ho scoperto la mia capacità di concentrarmi e di focalizzarmi quando il ciak suona e il regista dice «Azione!».

 

 

«Ho avuto la fortuna di lavorare sempre con persone che amano il mestiere e trasmettono tanto entusiasmo e passione»

«Ho scoperto la mia capacità di concentrarmi e focalizzarmi quando il ciak suona e il regista dice «Azione!»

 

– Com’è il tuo tempo libero quando non lavori?

Nel tempo libero mi piace leggere e guardare film, serie e documentari. Sono una vera frikis, guardo in media due film al giorno o una stagione di una serie in un fine settimana. Spesso uso questo come materiale per ispirarmi e per il processo di creazione di un personaggio, soprattutto utilizzo i documentari perché trattano la vita di persone reali.
L’ultimo documentario che ho visto di Giuseppe Tornatore, sulla vita e l’opera di Ennio Morricone, mi ha affascinato il modo in cui muoveva le mani quando pensava, come se stesse componendo una melodia o dirigendo un’orchestra.
Oggi sono in grado di riconoscere immediatamente se un attore è un musicista o no.

 

– Come prepari un personaggio?

Ci sono molti modi per preparare un personaggio, e la cosa più importante è creare una realtà dalla realtà. Per prima cosa bisogna analizzare il testo, sapere cosa muove il personaggio, quali sono i suoi desideri, le sue paure, qual è il conflitto, capire le circostanze del suo presente e del suo passato, pensare a quale eneatipo potrebbe essere, che carattere ha, se è un tipo di persona calma o aggressiva e analizzare il perché e il percome di ogni decisione che prende. Bisogna porsi molte domande e cercare di trovare le risposte.
La creazione di un personaggio è simile alla creazione di un’opera d’arte, all’inizio c’è un’idea e non si sa come realizzarla, ma poi poco a poco tutto prende forma.

 

 

«Bisogna porsi molte domande e cercare di trovare le risposte»

Cinzia-Newoman-Actriz-Fotografa-Book-Foto-Berta-Delgado-YANMAG

«La creazione di un personaggio è simile alla creazione di un’opera d’arte»

 

Ho un affetto particolare per questa scena che ho girato per il mio videobook in italiano con Richard Holmes di Realidad Producciones.

Ho sempre avuto molta difficoltà a piangere in pubblico, c´è sempre una corazza pronta a proteggere le mie emozioni, però Richard, il regista, in pochissimo tempo ha saputo trasportarmi e toccare alcuni punti chiave della mia sensibilità, mi ha detto:
«Pensa a una persona che hai amato molto e che ora non c’è più»

Ho iniziato a piangere senza fermarmi, senza vergognarmi, senza temere che mi vedessero come sono veramente. È stata un’esperienza molto intensa e molto bella.

 

 

– Quali progetti le piacerebbe realizzare in futuro?

Come artista e fotografa, sono molto interessata all’intero universo digitale di NFT e Metaverso.
Ho alcune idee su cui ho iniziato a lavorare qualche anno fa di glitch art e fluidificazione (o modifica digitale delle immagini) che ora voglio approfondire e sperimentare.

Mi piacerebbe anche unire le mie due passioni, la fotografia e il cinema, e lavorare come fotografo di scena.

 

– Sei la vincitrice della quinta edizione dello YANMAG Career Achievement Award, come si sente ad essere stata scelta?

Sono molto felice e onorata di essere stata scelta per questo premio, che rappresenta per me una preziosa opportunità di incontrare artisti straordinari.
Voglio ringraziare la rivista YANMAG e la sua creatrice Berta Delgado, un’eccellente professionista e una persona meravigliosa, con lei tutto diventa arte pura.

 

– Un desiderio che vorresti si realizzasse

Realizzare un’opera d’arte che possa sensibilizzare il mondo sui problemi collettivi.

 

Cinzia-Newoman-Actriz-Fotografa-en-Madrid-entrevista-Foto-Berta-Delgado-YANMAG

«Mi piacerebbe realizzare un’opera d’arte che possa sensibilizzare il mondo sui problemi collettivi»

 

 

Per maggiore informazione clicca qui

Cinzia NewomanInstagram FotografiaInstagram AttriceFacebookLinkedIn

Reel Italiano / Anglese

Leggi su Cinzia Newoman a 8 x 8 (infinito x infinito)

 

YanMag

Catregory

0 comments